Cosa significa economia circolare e come si lega al mondo degli eventi?
L’economia circolare è un modello economico e sociale che ha l’obiettivo di minimizzare gli sprechi nei processi produttivi e di consumo per ridurre l’impatto ambientale ed energetico delle attività umane. Tutti gli eventi di carattere fieristico/espositivo si collocano nella fascia di attività che hanno normalmente un forte impatto ambientale. La concentrazione di masse di persone per brevi periodi, gli allestimenti e l’uso di materiale di consumo impattante, i trasporti, la gestione di energie e la produzione e distribuzione di materiali (cibo, carta etc..): tutto ciò può avere un effetto pesante nella produzione di CO2 e di rifiuti. Un approccio da economia circolare in questi casi ha l’obiettivo di organizzare i processi per far diventare questi eventi sempre più sostenibili e meno impattanti.
In Piemonte sono nate significative esperienze di economia circolare che possono essere un esempio virtuoso; ce ne può parlare?
Un esempio importante ed anche una grande palestra di ricerca ed innovazione è stata negli ultimi 10/15 anni l’organizzazione dell’evento Terra Madre/Salone del Gusto che Slow Food organizza ogni 2 anni a Torino. Con l’aiuto ed il coordinamento scientifico dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo si è avviato (in particolare nelle ultime 6 edizioni) un progetto per rendere l’evento sempre più sostenibile, con l’obiettivo di arrivare all’impatto zero. Una manifestazione che attira in 4 giorni più di 200mila persone può avere, se lasciato senza controllo, un impatto molto pesante sul territorio. Un approccio olistico ha portato, nel tempo, a migliorare gli allestimenti (riducendo la platica a favore del legno), ad una gestione innovativa della cartellonistica, all’utilizzo di energie rinnovabili, alla riduzione dello spreco alimentare e ad una gestione attenta di mono-uso compostabile.
Due temi, soprattutto, sono quindi decisivi: i rifiuti e la loro gestione e gli allestimenti…
Sì, e in entrambi i casi l’approccio dell’economia circolare è la caratteristica fondamentale per la riduzione degli impatti. Utilizzare i pallet per gli allestimenti con la scelta di ricollocarli presso delle aziende a fine manifestazione e seguire la filiera dei rifiuti differenziati per garantirne e certificarne il riutilizzo sono, appunto, gli elementi centrali di un progetto di sostenibilità circolare. In questo campo ci sono oggi diverse ed interessanti esperienze di riuso e riciclo che possono validamente sostenere progetti innovativi legati agli eventi. Mi riferisco, per esempio, al riuso e rigenerazione di container che possono diventare stand espositivi: da un lato si recupera uno scarto e dall’altro si offre una soluzione di allestimento interessante. Questo progetto è stato avviato da alcune società tra cui DIMENSIONIA3 e rappresenta un valido modello soprattutto per manifestazioni che si svolgono all’aperto.